Aggiornamento CReSP 2020

Con oggi il primo fine settimana di aggiornamento si è concluso ed i commenti dei nostri associati sono stati positivi. La novità dello svolgimento in FAD-Formazione A Distanza aveva fatto sorgere qualche preoccupazione per la poca abitudine a questo mezzo reso necessario dall’evoluzione della pandemia, preoccupazioni che si sono presto dissolte grazie alle capacità dei docentei ed all’interesse dimostrato dai partecipanti.

Il Dr. Blarasin ha condotto le sessioni delle mattine di Sabato e Domenica per ripassare ed aggiornare nell’ottica COVID le procedure da attuare in occasione di interventi di soccorso. Un’attenzione particolare è stata rivolta agli aspetti riguardanti l’avvicinamento, il primo contatto con l’infortunato e le precauzioni nell’uso di DPI-Dispositivi di Protezione Individuali che richiedono cura ed attenzione nel toglierli evitando di portare a contatto le parti “sporche” con quelle “pulite”.

Il confronto con il Dr. Blarasin ha riguardato anche l’immobilizzazione di poli-traumi e l’opportunità di utilizzare collari cervicali in combinazione con materassi a decompressione o tavole spinali.

Ai fini del buon esito dell’intervento di soccorso, la comunicazione è un aspetto chiave e deve essere chiara, completa ed essenziale, a maggior ragione quando si opera in ambienti impervi come possono essere le piste da sci. L’acronimo SBAR–Situation, Background, Assessment, Recommendation può guidare i nostri operatori per raggiungere questo obiettivo.

I pomeriggi sono stati dedicati alla Nivologia ed alle Valanghe. Daniele Moro, Coordinatore Ufficio Valanghe Regione FVG e coordinatore Comitato tecnico direttivo AINEVA, ha ricordato gli aspetti essenziali della formazione e dell’evoluzione del manto nevoso, per poi arrivare alla corretta interpretazione dei bollettini valanghe che sono il punto di partenza per valutare i pericoli connessi alla copertura nevosa. Punto di partenza perché riferiscono informazioni regionali che devono essere integrate con quelle specifiche della località e se necessario, come in occasione di gite sci-alpinistiche, con quelle puntuali riferite al versante da attraversare.

Anche in questo caso l’informazione, e la formazione necessaria ad interpretarla correttamente, sono punti nodali della prevenzione degli incidenti in una delle pratiche sempre più comuni negli anni recenti.

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